Ipertenzione

La pressione arteriosa è l’energia con cui il sangue scorre nelle arterie e dipende dalla forza con cui il cuore pompa il fluido ematico e la sua quantità.

Infatti, le pareti di queste sorta di “autostrade” presentano elasticità e si dilatano per ricevere il sangue spinto dal cuore, ampliando così la superficie su cui agisce la pressione.

Quando la parete dell’arteria s’inspessisce o s’irrigidisce per qualche motivo, il sangue, avendo maggiori difficoltà nel progredire, deve aumentare la pressione sulle pareti e il cuore intensifica così il proprio lavoro.

Massima e Minima.

Normalmente, la pressione arteriosa si alza e si abbassa in base al momento della giornata e in conformità a una serie di fattori: sforzi fisici, emotivi ecc. quando però la stessa è più elevata rispetto al solito ed è costante, si parla d’ipertensione, uno stato patologico in cui il livello massimo è uguale o superiore a 140 e il minimo uguale o superiore a 90. Allora perché si parla di “massima” e di “minima”?

La prima delle due si ha quando il cuore esercita la funzione di pompa, di contro, fra due battiti, quando il cuore riposa, la pressione precipita al suo livello minimo.

Fattori di rischio.

Tendenzialmente, i meccanismi che portano a un aumento della pressione arteriosa sono il restringimento delle arterie, l’aumento del volume del sangue che circola, l’aumento della velocità e della potenza del battito cardiaco.

Cosa c’è alla base di questi processi?

È risaputo che obesità, eccessivo consumo di alcol, fumo, sale, scarsa attività fisica, stress e, talvolta, anche contraccettivi orali possono favorire l’aumento della pressione sanguigna; del resto, l’inspessimento dell’endotelio dell’arteria è spesso dovuto a grassi e colesterolo che s’insedia sulle pareti interne delle artiere, arrivando a ostruirle.

Tuttavia, se queste cause possono essere controllate, esistono anche condizioni che non si riescono a gestire, per esempio la familiarità, l’età (gli uomini tendono a sviluppare ipertensione tra i 35-50 anni, le donne dopo la menopausa) e anche la razza: rispetto a quella bianca, la nera tende a sviluppare ipertensione con maggiore frequenza.

Quali terapie?

Fortunatamente, vi sono alcuni disturbi che “se vissuti con attenzione” possono essere collegati con l’ipertensione e quindi dimostrarsi validi avvisi.

Questi sono, indicativamente, mal di testa frequenti, momenti di confusione, epistassi e presenza di ronzii auricolari.

Anche di fronte una condizione lieve di pressione alta è bene intervenire, giacché anche le forme leggere recano danno alle arterie.

Molte persone controllano la propria ipertensione modificando dieta o praticando esercizio fisico, comunque si è ben lontani dal famoso salasso con cui erano tagliate piccole arterie per far fuoriuscire il sangue!

È chiaro che spesso occorrerà andare a lavorare sulla causa della patologia: per esempio, se una persona presenta un mal funzionamento dei reni, che filtrano male, occorrerà valutare l’assunzione di diuretici, così da favorire conseguentemente l’abbassamento della pressione.

Aterosclerosi o Arteriosclerosi?

Si fa spesso confusione tra questi due termini che, per quanto possano essere simili per assonanza, hanno specificità differenti. L’aterosclerosi è una patologia delle arterie caratterizzata dalla formazione di placche sulla superficie interna delle arterie (endotelio).

Ciò comporta una rigidità della parete e, chiaramente, ostruzione con impedimento della normale circolazione del sangue.

L’arteriosclerosi comprende tutte le patologie (sclerosi vuole dire indurimento) delle arterie, che può essere causata da diversi fattori, tra cui appunto l’aterosclerosi.

L’aiuto naturale.

Olivo, Biancospino, Aglio, Vischio, Rusco, Meliloto sono le piante più celebri che sono utilizzate, insieme o da sole, per la formulazione d’integratori alimentari finalizzati alla regolarità della pressione e alla circolazione venosa.

Potrebbe sembrare riduttivo parlare di erbe per affrontare un problema.

Importante come l’ipertensione, tuttavia va detto che negli ultimi anni sono emersi numerosi studi clinici che hanno approfondito le proprietà terapeutiche di queste piante anche per questa problematica.

Per esempio, l’Olivo favorisce la normale circolazione del sangue e si rivela utile per favorire la regolarità della pressione arteriosa.

Aglio e Biancospino sono da sempre celebri per sostenere il funzionamento dell’apparato cardiovascolare, mentre il Vischio – insieme all’Aglio – promuove il metabolismo dei lipidi che, come desumibile, contribuisce a mantenere un endotelio libero.

Insomma, per una buona prevenzione, oltre a tutte le più classiche buone norme da seguire (alimentazione sana, poco stress, attività fisica, ecc.) si potrà sempre e comunque rivolgere lo sguardo a tali piante, per avere un altro alleato nel mantenimento di una vita sana e, possibilmente, equilibrata!

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