Informazioni sulle etichette

Come si leggono le informazioni sulle etichette

Quante volte, vi siete soffermati a leggere bene le etichette del prodotto che comprate?

Per leggere sulle confezioni dei prodotti devono essere stampate alcune informazioni obbligatorie quali gli ingredienti, i conservanti, gli aromi ma anche la provenienza del prodotto e lo stabilimento di produzione.

Si tratta di dati molto utili per tutelare la propria salute, per scegliere un criterio e anche per risparmiare, vediamo come.

Forse non sapete che esistono moltissimi casi in cui un prodotto è venduto con un determinato marchio.

Quello di una catena di supermercati o discount ad esempio, ma, di fatto, è prodotto negli stessi stabilimenti in cui si producono prodotti di marchi più noti, spesso più “blasonati” e quindi più costosi.

Il prodotto “convenienza” con buona probabilità è un prodotto, se non identico, almeno molto simile per caratteristiche a quello di marca più conosciuta, ma semplicemente venduto con un marchio diverso e, di conseguenza, a un prezzo inferiore.

Può anche darsi che gli ingredienti siano gli stessi ma varia leggermente la quantità della materia prima utilizzata, di solito sono proprio gli stessi poiché su alcune linee di produzione conviene economicamente fare confezioni diverse dello stesso prodotto invece che variare la composizione degli ingredienti per ogni marchio.

In ogni caso, sapere che la produzione di un “sotto marchio”, probabilmente ritenuto meno valido di un altro, avviene in realtà nello stesso stabilimento può dare una maggiore garanzia di affidabilità e qualità.

Conoscere nel dettaglio tutti questi casi può portare a un notevole risparmio per il consumatore, che non si riflette però sulla qualità del prodotto stesso.

Diventa fondamentale in questi casi “fare rete” tra consumatori; un progetto collaborativo come quello di ioleggoletichetta.it.

Si basa sul consumo consapevole e sul contributo di persone attente alla salute e al risparmio, che condividono segnalazioni concrete su singoli prodotti e marchi.

Questi sono alcuni esempi reali di casi riscontrati leggendo le etichette:

1)Lo sapevate che le Fette biscottate Coop sono prodotte da Colussi?

2)Lo sapevate che la Colomba Conad è prodotta da Paluani?

3)Lo sapevate che la carne in scatola Carrefour è prodotta da Kraft (Simmenthal)?

4)Lo sapevate che il gelato Esselunga è prodotto da Sammontana?

5)Lo sapevate che i Succhi di frutta Auchan sono prodotti negli stabilimenti Yoga?

6)Lo sapevate che il Panettone e Pandoro Despar sono prodotti da Bauli?

7)Lo sapevate che il Contorno surgelato Dico è prodotto da Orogel?

8)Lo sapevate che i Savoiardi Lidl sono prodotti da Vicenzi?

9)Lo sapevate che il Thè senza zucchero Eurospin è prodotto dalla San Benedetto?

10)Lo sapevate che il Riso Selex è prodotto da Riso Scotti?

11)Lo sapevate che le Fette biscottate Pam Panorama sono prodotte da Grissin Bon?

In generale, quali informazioni contengono le etichette e come si leggono?

Per leggere, le informazioni obbligatorie che devono contenere oltre al nome del prodotto sono:

1)L’elenco completo di tutti gli ingredienti sono compresi gli additivi, come coloranti, conservanti, antiossidanti, emulsionanti, addensanti, sostanze chimiche per lo più prive di valore nutrizionale, che servono per la conservazione o per dare particolari caratteristiche agli alimenti, come la cremosità per esempio. 

Alcuni additivi sono indicati con il nome della categoria, cui segue uno specifico o il corrispondente numero CEE esempio “antiossidante: Acido L-ascorbico o E300”.

Le sostanze aromatizzanti sono indicate nell’etichetta come “aromi naturali” o “aromi”, di origine sintetica.

2)La quantità (peso netto e lordo, sgocciolato ecc.). Questa informazione è molto importante perché permette di controllare la quantità netta contenuta nell’unità di vendita, rapportandola al prezzo.

Per tanti prodotti la comparazione si fa velocemente guardando nell’etichetta del supermercato il prezzo al Kg.

3)La data di scadenza. Si distingue tra “da consumarsi preferibilmente entro …” e “da consumarsi entro il …”.

Nel primo caso è meglio consumare il prodotto entro la data indicata, ma si può consumare senza rischi anche dopo.

Nel secondo caso invece il termine è perentorio, in altre parole è obbligatorio consumare il prodotto entro quella data. Si tratta di fatti di prodotti molto deperibili.

4)Le norme per la conservazione; ovviamente il prodotto, per restare buono e sano nel rispetto della scadenza, deve essere adeguatamente conservato, in ambienti asciutti ecc., altrimenti potrebbe essere avariato anche prima di quanto previsto.

5)Il nome e la sede dell’azienda.

6)Lo stabilimento di produzione.

7)Il lotto di produzione, indicato come numero a più cifre o in forma alfanumerica (numeri e lettere) è preceduto dalla lettera “L”; prodotti facenti parte dello stesso lotto hanno le stesse caratteristiche.

Il numero del lotto è importante per individuare prodotti non conformi che devono essere ritirati dal mercato.

Oltre a quello che prescrive la legge, e che quindi troviamo su ogni confezione, è bene sapere alcune cose che possono aiutarci nella scelta, aiutandoci a risparmiare e a scegliere il prodotto di qualità migliore in base al prezzo.

  • La lista dell’ingrediente è in ordine decrescente da quello presente in quantità maggiore in giù, quindi il primo sarà quello in abbondanza.

  • Se l’etichetta riporta più informazioni rispetto a quelle minime stabilite per legge, rendendo evidente anche l’origine dei singoli ingredienti o i valori nutritivi, ciò è possibile che sia indice di maggiore qualità e trasparenza.

  • Ricordate che la fotografia sulla confezione e, come specificato di solito in caratteri minuscoli, solo un esempio che richiama l’apparenza del prodotto si tratta di una rappresentazione fedele.

  • Occhio ai “trucchi” sul peso (esempio: evidenza del peso lordo della confezione rispetto al netto o sgocciolato, ad esempio nei barattoli di olive, guardate poi sempre il prezzo al kg).

  • Attenzione alla confezione; talvolta si è distratti e non si legge il peso, sembra che una confezione contenga più prodotto di un’altra ad esempio perché più larga, ma più sottile (esempio una tavoletta di cioccolato).

  • Valutare bene la data di scadenza; non sempre una conservazione più lunga è da valutarsi positivamente, non è detto che un prodotto che scade prima sia più vecchio, ma magari può contenere quantità anche molto minori di conservanti artificiali e additivi, che possono migliorarne durata, sapore e aspetto, ma non sempre sono completamente innocui.

  • Ove possibile, a parità di rapporto qualità/prezzo preferire le confezioni realizzate con materiali riciclati e riciclabili al 100%, in modo da aiutare l’ambiente.

In generale, quando si tratta di acquistare cibo, sarebbe meglio preferire l’acquisto di prodotti freschi, poiché quelli confezionati o precotti sono più probabili che contengano additivi in più, e di conseguenza siano più dannosi per la nostra salute, tra l’altro non essendo nemmeno sempre più economici nel prezzo.

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