Emoreintegratore Alcalino

Trattamento con Bio Cleaning

Ionizzazione dell’Acqua.

Nel processo elettrolitico la corrente elettrica dissocia la molecola d’acqua negli ioni OH – e H 3 O + producendo lo stesso effetto che un fulmine produce nella ionizzazione dell’aria.

Le cellule del nostro organismo scambiano le proprie tossine di segno elettrico positivo, con questi ioni che sono portati dal sangue e attraverso questo processo del tutto naturale si riesce ad ottenere una disintossicazione dell’organismo dalla maggior parte di tutte quelle scorie tossiche che il nostro organismo assume con la respirazione e l’alimentazione.

In definitiva, mentre nella ionizzazione dell’aria si riduce la possibilità di assumere inquinanti, attraverso il trattamento di ionizzazione dell’acqua si eliminano gli inquinanti già presenti nel nostro organismo con benefici effetti sulla nostra salute e/o il nostro benessere.

Diminuzione del pH e della Riserva Alcalina.

Poiché il pH del sangue di un soggetto giovane e sano oscilla di pochissimo intorno al valore di 7,4 (quindi leggermente alcalino); ma qual è il valore del pH e della riserva alcalina nelle persone anziane? E quello quale delle persone malate?

1) Rapporto tra riserva alcalina ed età.

Esiste un rapporto diretto tra diminuzione della riserva alcalina ed età anagrafica; via via che l’individuo invecchia diminuisce la riserva alcalina del suo sangue, un’indagine effettuata su un campione di 280 individui sani, maschi e femmine dai venti ai novantatré anni, suddivisi in venti unità per ogni decennio. Tale indagine fu eseguita col metodo della radianza del sangue.

2) Rapporto tra riserva alcalina e stati patologici.

Come per l’invecchiamento, esiste un analogo rapporto tra riserva alcalina e stati patologici nel senso che nella maggior parte di essi si rileva una diminuzione della riserva alcalina in parte grande. Per entrambi questi fattori possono senz’altro assumere la riserva alcalina come un efficacissimo indicatore dello stato di salute, nel senso di efficienza e benessere di un individuo.

Ripristino del pH e della Riserva Alcalina.

E’ da tener presente che, quando l’equilibrio alcalino si rompe, non è più possibile ristabilirlo naturalmente nemmeno attraverso la somministrazione diretta di bicarbonato sodico. Esperienze eseguite dimostrano che né bevendo acque alcaline né attraverso iniezioni endovenose di bicarbonato, si riesce a ripristinare la riserva alcalina.

Gli unici mezzi, conosciuti per il mantenimento e/o aumento, della riserva alcalina sono:

1) Un’alimentazione a base di vegetali crudi.

2) Emoinnesto di sangue radiante.

3) Apparecchiature come Biocleaning in grado di aumentare gli ioni negativi nel sangue.

Perché e come usare Bio Cleaning.

In definitiva il trattamento con Bio Cleaning mette in atto un meccanismo fisiologico, quello in precedenza descritto, che non è finalizzato alla cura di questa o quella patologia ma che ripristina nell’organismo le migliori condizioni per autorigenerarsi ripristinando il corretto metabolismo cellulare.

Risultati ancora migliori sono stati riscontrati, ed è facile capirne il perché, abbinando a questo trattamento una corretta integrazione con micronutrienti (vitamine, minerali, elementi in tracce, taluni amminoacidi e altre sostanze naturali) difficilmente reperibili in una normale alimentazione.

Consideriamo pertanto questo trattamento come un validissimo ausilio per il medico nella prevenzione oltre che nella terapia di svariate patologie riducendo al minimo (e spesso eliminando del tutto) la somministrazione di farmaci.

Per quanto detto Bio Cleaning può essere usato sia come strumento per un’efficace prevenzione (in questo caso consigliamo due trattamenti settimanali) sia come coadiuvante di eventuali terapie prescritte dal medico curante in caso di patologie conclamate (in queste situazioni la frequenza può andare da due a tre volte al giorno a tre giorni settimanali per una durata di ogni ciclo di 15 giorni).

Ionizzazione dell’Aria.

L’aria diventa “ionizzata” quando molecole elettricamente neutre sono scisse in due o più parti con cariche elettriche positive o negative, la cui somma algebrica è di nuovo nulla.

La ionizzazione avviene sempre per apporto di energia, naturale o artificiale, in modo che la molecola possa dissociarsi, formando una coppia di ioni di opposta polarità.

E’ quello che accade, ad esempio, dopo un temporale in montagna; quella sensazione di benessere che sentiamo nel respirare quell’aria frizzante e dovuta proprio alla quantità di ioni negativi.

Infatti, nell’aria di città si può arrivare a trovare dai trenta ai 100 ioni negativi per centimetro cubo, contro i 1000-2000 che si trovano nell’aria dei boschi di montagna o in campagna.

Una giusta quantità di ioni negativi nell’aria la rende più vitale, più frizzante: gli ioni negativi influiscono sul sistema nervoso con effetto rilassante; inoltre facilitano l’acquisizione nei polmoni dell’ossigeno contenuto nell’aria, favoriscono lo svolgimento della funzione dell’organismo, migliorandone tra l’altro le difese e svolgono un’azione benefica su tutto il sistema cardiovascolare, endocrino e nervoso.

Possiamo dire che la ionizzazione dell’aria ci consente di respirare, e quindi assumere, meno tossine e altri agenti inquinanti di cui l’aria delle nostre città è satura.

La Chelazione.

Le problematiche concernenti l’inquinamento da metalli nell’ambito ambientale (ad esempio: piombo, mercurio, alluminio oppure nichel) ben lungi dall’essere risolte, sono anzi in continuo aumento.

Sebbene gli effetti dannosi dei metalli per il nostro organismo fossero ben noti da centinaia di anni, il loro riconoscimento come agenti scatenanti potenti in tante malattie della civilizzazione moderna sono avvenuti solo recentemente.

Gli studi di biologia più avanzati rivelano che metalli sono in grado di bloccare le funzioni del tessuto intercellulare (la cosiddetta “matrice” che provvede all’autoregolazione del tessuto) e, in più, possono impedire la produzione di ATP (adenosina tri fosforica), una delle principali fonti di energia nel metabolismo.

Per quanto la diagnosi, nei giorni nostri, non sia più difficile è comunque impegnativa. Ci sono vari metodi che, a volte, devono essere associati:

  • Mineralogramma dei capelli.

  • L’elettro-agopuntura secondo VOLL (reazione neurovegetativa dell’organismo).

  • L’esame dell’urina, in particolare dopo la mobilizzazione dei metalli, nell’organismo dopo la somministrazione di certi medicamenti (EDTA e altri chelanti chimici).

In casi gravi, specialmente alla presenza di problemi neurologici (sclerosi multipla ecc.), spesso occorre una profonda disintossicazione che preveda anche la rimozione di otturazioni (gli amalgami dentali contengono mercurio, argento, rame, zinco e altro) oltre ad una terapia per ridurre e limitare eventuale residuo in organi come reni, fegato, cervello e tessuto adiposo.

Molto meno noto è il ruolo importante dei metalli nello sviluppo di patologie cardiovascolari (“arteriosclerosi” e le sue conseguenze: infarto e ischemie), morbo di Alzheimer, di Parkinson.

Una terapia mirata a eliminare il sovraccarico da metalli potrà quindi non solo rallentare i sintomi ma addirittura migliorare lo stato di benessere intervenendo sulla causa alla base della patologia.

Sembra che l’elettrolisi possa, a pieno diritto, affiancarsi al tradizionale lavaggio del sangue con E.D.TA (flebo chelante) o sostante simili. 

La chelazione dei metalli pesanti pare particolarmente efficace attraverso il sistema elettrolitico (per nulla invasivo e di facile esecuzione), poiché consente la contestuale espulsione dei metalli chelati che, a differenza delle terapie farmacologiche, non rimangono in circolo una volta chelati, rischiando di appesantire ulteriormente lo stato di salute dell’individuo.

Per diversità di carica, infatti, gli ioni negativi dispensati nell’ambiente acquoso durante l’elettrolisi, creano legami deboli con molecole (tossine) frutto del catabolismo metabolico cellulare favorendo nello stesso tempo, oltre al riequilibrio cellulare e al ripristino delle normali funzioni cellulari, anche il legame con tali sostanze di scarto.

Che sono in seguito espulse nell’acqua durante i trattamenti (senza alcun passaggio di corrente nell’organismo con sicurezza intrinseca per l’utente). Il sistema, certificato a norme CE, garantisce una totale sicurezza di utilizzo, essendo alimentato a batterie ricaricabili.

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Giuseppe

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