IRIDOLOGIA.

La parola iride deriva dal greco e significa arcobaleno per la sua colorazione o aureola perché è considerata come un’aureola che circonda la pupilla, è la sua pigmentazione che conferisce all’occhio il colore che lo caratterizza.

Antichissima tecnica di analisi diagnostica e di controllo dell’Iride degli occhi; oggi, non è normalmente intesa come una terapia, ma lo può divenire se si utilizzano apparecchiature speciali elettroniche che emettono piccoli fasci di luce colorata, che vengono indirizzati nei punti dell’iride che devono essere trattati e che corrispondono a parti o sistemi del corpo.

L’analisi iridologia consente di avere un quadro dell’organismo e dei suoi disturbi in chiave di processi d’alterazione psico-fisica, permette di scoprire le cause e le concause profonde di una malattia già in atto e di svelare anche processi patologici che ancora non si sono manifestati, così come le tendenze a contrarre un particolare disturbo nel tempo.

Ogni zona è indicatrice di numerose informazioni specifiche, per una corretta diagnosi è però necessario basarsi non solo sui segni specifici trovati, ma valutare soprattutto le relazioni d’insieme basandosi anche su un’anamnesi semeiotica specifica.

Recenti studi effettuati in Svezia, Gran Bretagna, Francia e negli Stati Uniti (vedi sotto) stanno riconfermando l’Iridologia a scienza diagnostica e preventiva anche per il medico generico.

Tante’ che oggi persino nelle tecniche di controllo, verifica, identificazione di una persona, si utilizza la lettura dell’iride quale irripetibile (perché personalizzato dall’essere stesso) come strumento di maggior completezza.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima. A dirlo questa volta non è un adagio popolare ma una ricerca dell’Università di Orebro, Svezia.

Gli scienziati svedesi, in un articolo pubblicato sulla rivista Biological Psychology, hanno, infatti, illustrato il modo in cui distinguere nevrotici, teneroni e impulsivi sulla base della loro iride.

I ricercatori hanno fotografato l’iride di 428 persone cui è stato in seguito chiesto di riempire un questionario per determinare la loro personalità.

Gli studiosi hanno soprattutto guardato alle piccole cavità e ai solchi che si formano sull’iride quando la pupilla si dilata. Secondo i risultati dell’indagine, le persone con una prevalenza di cavità sarebbero più ‘calorose’ e tenere quelle con una prevalenza di solchi più nevrotici, impulsivi e volubili.

Gli scienziati hanno suggerito che il gene PAX6 – responsabile dello sviluppo dell’iride nell’embrione – potrebbe giocare un ruolo molto importante, in questo meccanismo. Infatti, precedenti ricerche avevano mostrato che una mutazione in questo gene è legata all’impulsività e all’asocialità.

“Queste scoperte fanno capire che le persone con differenti iridi tendono a seguire diverse traiettorie caratteriali” ha dichiarato Matt Larsson, che ha condotto lo studio “e differenze nell’iride potrebbero costituire biomarcatori della personalità”.

La parola “IRIDOLOGIA” non si trova nella maggior parte dei dizionari oggi in uso.

Essa è composta di due parti “ IRIDO e LOGIA “.

La prima parte deriva dalla parola “iride”, che è: “Segmento della membrana vascolare dell’occhio, che costituisce un diaframma contrattile, variamente colorato, formato da lamelle, irradiantesi dal suo centro. 

Essa è posta davanti al cristallino e circoscrive la pupilla “.
La seconda parte della parola significa: Studio e trattazione quindi il significato completo è:
studio e trattazione dei significati dell’Iride dell’
Occhio.

Uno dei simboli più antichi è quello del triangolo con all’interno un cerchio; la tradizione popolare dice che esso raffigura l’Occhio di Dio, che tutto vede, in realtà è il simbolo che racconta la verità sulle nostre origini e sul fatto che siamo tutti controllati da centinaia di migliaia di anni da una “specie” particolare che si è impadronita con la forza dei comandi del mondo…rendendoci schiavi di quella casta…ma questo simbolo è stato  anche utilizzato dagli antichi medici iridologi, i quali attraverso l’iride potevano vedere, “dentro” nel corpo del malato i sui problemi di salute.

Riscopriamo invece il suo vero e profondo significato.

Il triangolo e il cerchio sono due lettere di un antico alfabeto medio orientale Fenicio, Egizio, Ebraico, Aramaico, di 3600 anni fa; queste due lettere sono la “Ain” (il cerchio) la quale significa letteralmente l’Occhio e la “daled” (il triangolo) che significa la Porta e sono un segno con valore numerico quattro.

Studiando la parola Ain = occhio, lettera per lettera, scopriremo anche il vero e nascosto significato, che conferma che l’Iridologia è una scienza medica antica.
Questa parola deve essere così ridefinita: l’Eternità, la Luce, l’Intellettualità, introdotta in un corpo convesso, oscuro, tenebroso, per portare nella manifestazione gli organi del corpo !

A questo punto sorge inevitabilmente una domanda: come si è potuto trovare questa definizione? La risposta è che gli antichi alfabeti, compresi il Fenicio, Egizio, Ebraico e successivamente l’Arabo, sono lingue che hanno delle particolarità inesistenti nelle lingue moderne.

Le lettere dei loro alfabeti sono segni, glifi che indicano ognuna delle idee, dei concetti, ben precisi; il compositore delle parole, le formava tenendo conto del significato delle singole lettere.

Ecco come mai, dopo migliaia di anni possiamo ricostruire attraverso l’analisi delle radici e delle singole lettere formanti la parola da analizzare, il senso nascosto che l’autore di quella parola/grafia aveva in mente mentre scriveva.

Le scuole principali d’iridologia sono adesso quella tedesca, quella francese, quella americana e quella italiana; quest’ultima sta acquisendo contorni sempre più specifici e originali.

Le differenze tra le varie scuole sono di metodo e di principio: la scuola tedesca si situa molto vicino alle posizioni della medicina ufficiale, essendo a indirizzo prevalentemente organicistico; la scuola francese ha un indirizzo di tipo omeopatico ed energetico; la scuola americana ha un indirizzo prevalentemente nutrizionistico e naturopatico.

La scuola italiana ha invece un indirizzo più olistico, essa considera in modo originale il malato, riconoscendogli una valenza psicosomatica ed emozionale, per cui accanto alla valutazione dei sistemi organici, colloca la valutazione dei sistemi psichici ed energetici, rappresentati anche nell’occhio: da questo scaturisce una visione piu sintetica del malato piuttosto che della malattia, e partorisce di conseguenza  metodi di cura integrati che considerano insieme, alimentazione, nutrizione, terapie energetiche, fitoterapia, omeopatia, ecc.

In effetti, pare che adesso la teoria della scuola italiana sullo studio dell’iridologia, sia più apprezzata anche a livello mondiale per la sua maggiore completezza.

Tutte le persone dai quaranta anni in poi, ricorderanno che il vecchio medico di famiglia, quando visitava il malato, dava sempre uno sguardo agli occhi, naturalmente non si trattava di un esame iridologico, ma l’istinto di medico lo portava a non tralasciare una parte importante del corpo, nelle sue analisi diagnostiche.

Possiamo assicurare per esperienza, che se si conoscono bene le corrispondenze organi/iride, non s’incorre facilmente in errori diagnostici, in fin dei conti è come leggere un libro… il “Libro della Vita“.

L’iridologia è attendibile, ma come tutte le tecniche diagnostiche non sono l’assoluta verità, essa deve essere interpretata e controllata attraverso la semeiotica, morfologia corporea, e altre tecniche utili già esistenti, per approfondire e precisare quanto indica la diagnosi con quest’antica tecnica.

  • Iridi dal colore Blu intenso: denotano una notevole profondità interiore, unita a ricchezza d’idee e di pensiero; indicano inoltre una natura passionale e allo stesso tempo equilibrata e armonica.

  • Iridi celesti o verdi: Rivelano un’innata tendenza al sentimentalismo, denota calore umano e sincerità nei rapporti affettivi in genere; in genere è anche facilmente preda delle loro emozioni, per lo meno di quelle intense; maggiore difficoltà nell’esercizio della volontà anche per piccole tensioni emotive; possono indicare anche grande vitalità e impulsività.

  • Iridi castano chiaro: Eterogeneità d’interessi, versatilità, esuberanza.

  • Iridi castano scuro: oltre alle caratteristiche di quelle chiare, bisogna aggiungere una migliore facilità all’esercizio della volontà e a raggiungere maggiore sicurezza; prevalenza del controllo sull’emotività rispetto agli altri colori dell’iride.

  • Iridi nere: Sicurezza, coraggio, forza. Rivelano un grande desiderio di auto affermazione a tutti i costi ed il bisogno di mettersi in mostra per timore di passare inosservato; alcune volte è indice di durezza d’animo e di freddezza.

  • Iridi grigio chiaro: Vivacità, allegria, ottimismo ed entusiasmo connessi a un’auto controllo e un’eccezionale consapevolezza dei propri limiti.

  • Iridi grigio scuro: In genere una personalità attenta e indagatrice, chi presenta questa caratteristica, sono comunque dotati di discrezione e controllo e coscienza di sé, perciò riescono agevolmente a inserirsi nella vita in modo equilibrato e coerente.  

L’iridologia è una scienza basata sulla lettura della morfologia e del cromatismo dell’iride come fonte d’informazioni riguardanti l’intero organismo, aspetti psichici e fisici, sia normali sia patologici, di natura ereditaria, costituzionali o acquisiti.

L’indagine iridologica permette quindi di tracciare un quadro completo del soggetto esaminato che comprende caratteristiche e condizioni generali (personalità, vitalità, difese immunitarie, stress ecc.) e condizioni di singoli apparati e organi, patologie pregresse e patologie in atto.
La diagnosi iridologica, grazie all’ampiezza e alla precocità che la caratterizzano e per la sua assoluta innocuità, fornisce al medico uno strumento diagnostico ideale come indagine primaria.
L’iridologia studia il linguaggio dei segni dell’iride, la parte colorata dell’occhio in cui compaiono segni grafici o cromatici quando si creano condizioni di malattia nella persona. L’occhio parla del sistema psicosomatico cui appartiene modificando la sua struttura, in modo particolare quella dell’iride.

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Autore: Giuseppe

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