Nutrizionista

Dietologo, Dietista e Nutrizionista: che differenza c’è?

Tanti si chiedono sulla differenza tra Dietologo, Dietista e Nutrizionista prima di intraprendere un percorso nutrizionale.

Ancora oggi c’è molta confusione e le differenze tra le figure sono sfuocate, per cui cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Il Dietologo.

Ha una laurea in Medicina e Chirurgia, e una specializzazione di quattro anni in Scienze dell’Alimentazione. Si tratta quindi di un medico, dotato di responsabilità cliniche che permettono di fare diagnosi di patologie e prescrivere farmaci e diete. Si tratta di una figura che è sempre meno frequente, essendo disponibili altri tipi di percorsi nel settore dell’alimentazione.

Il Dietista.

Ha una laurea in Dietistica, che fa parte delle lauree sanitarie triennali della facoltà di Medicina e Chirurgia. L’accesso al corso è a numero chiuso, e prima della discussione della tesi è obbligatorio superare l’esame di stato che consente l’esercizio della professione.

Il Dietista è una figura sanitaria riconosciuta con un profilo definito, e può svolgere numerose attività: lavorare in un ambulatorio, in ospedale, nella ristorazione collettiva, nei percorsi di educazione alimentare per bambini e adulti.

Per stilare una dieta per una persona affetta da patologie necessita della prescrizione del medico, e non può prescrivere farmaci.

In Italia i dietisti, come tutte le figure sanitarie, non dispongono di un albo, ma si avvalgono delle associazioni di categoria la cui partecipazione è facoltativa.

Il Nutrizionista.

E’ una figura più complessa da definire, giacché il suo percorso non è strutturato. Perciò, conviene procedere analizzando la fonte più autorevole sul tema, in altre parole l’Ordine dei Biologi e più nel dettaglio, il loro Vademecum per la Professione.

Un biologo nutrizionista esercita la professione solo dopo il superamento dell’esame di stato e l’iscrizione all’Albo dei Biologi.

Inoltre, il biologo nutrizionista è un professionista che è in grado di valutare i bisogni nutritivi ed energetici delle persone e può, quindi, prescrivere autonomamente le opportune diete (ma non può prescrivere farmaci).

É prevista la possibilità di iscriversi all’albo anche per i soggetti che hanno affrontato percorsi di studio diversi.

L’esercizio della loro attività è però vincolato a dei limiti (si veda ad esempio questa recente sentenza della Cassazione) e alla necessita di integrare le proprie competenze con competenze prettamente nutrizionali (per ulteriori dettagli si consiglia di contattare direttamente l’albo di riferimento).

Anche in questo caso, come per i Dietisti, le attività possono andare di là della libera professione e dei percorsi di dimagrimento, come l’educazione alimentare e la ristorazione collettiva.

La diatriba tra Dietisti e Nutrizionisti.

Spesso i Dietisti contestano ai Nutrizionisti il fatto di poter prescrivere diete senza l’autorizzazione del medico. Di fatto un biologo potrebbe non aver nessun tipo di competenza nel campo della nutrizione, poiché qualunque soggetto che supera l’esame di stato e iscritto all’albo può svolgere la professione di biologo nutrizionista.

Al contrario, succede che i Nutrizionisti considerino la professione dei Dietisti di serie B, perché hanno bisogno della collaborazione del medico.

In verità, questa spesso si riduce a una ricetta del medico di base alla prima visita, e il Dietista ha le competenze per lavorare e gestire un paziente, anche con patologia, prendendo decisioni in autonomia.

Si tratta tuttavia di una polemica sterile e spesso infondata, basata sulla presunzione che un titolo di laurea sia sufficiente per definire la professionalità e la preparazione di una persona.

Le diete non funzionano, il campo della nutrizione è molto complesso, e il percorso di dimagrimento va ben oltre la necessità di prescrizione del medico, il calcolo delle calorie o il numero di fette biscottate a colazione.

La professionalità si basa sull’esperienza e la passione per il proprio lavoro e il bene del paziente, sull’aggiornamento costante, sulla capacità empatica e comunicativa, sull’intuizione dello stato psicologico di chi si trova in difficoltà, sull’abilità a motivare lungo il suo percorso, sull’onestà mettendo al centro la persona che cerca l’aiuto di un professionista e non il proprio titolo.

Sono competenze che, indipendentemente dalla laurea, possono essere di ognuno di questi professionisti.

In conclusione quale professionista scegliere?

Date queste premesse e, difficile rispondere a una domanda del genere.

Si può scegliere sia il Dietologo, che il Nutrizionista che il Dietista, ricordando di richiedere una prescrizione del medico per quest’ultimo.

A parte la prescrizione, la qualità del percorso non lo fa il titolo, quanto il metodo di lavoro, la capacità del professionista a stilare quello giusto, e la sintonia che s’instaura tra il professionista e chi cerca il suo aiuto.

E’ importante affidarsi a un laureato del settore, per cui vagliate il percorso formativo e verificate che sia abilitato all’esercizio della professione. Meglio diffidare di chi promette risultati facili e veloci, diete “miracolose”, o vi obbliga ad acquistare integratori (anche se naturali) e medicinali.

Il bravo professionista deve essere in grado di instaurare un buon rapporto con il paziente, ascoltare le sue richieste, svolgere un’accurata analisi delle vostre abitudini alimentari, valutare la composizione corporea ed educare a una corretta alimentazione, fornendo al paziente la capacità di gestirsi in maniera autonoma l’alimentazione.

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Autore: Giuseppe

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